Udienza privata alle Comunità Neocatecumenali di Spagna e di Ivrea 7-XII-1986

Udienza privata alle Comunità Neocatecumenali di Spagna e di Ivrea 7-XII-1986

S. Giovanni Paolo II

Città del Vaticano – Sala Clementina, 7 dicembre 1986 *

Il Papa ha ricevuto questa mattina in udienza privata i membri delle Comunità Neocatecumenali di cinque Parrocchie della Spagna ed una di Ivrea, in pellegrinaggio alla Tomba di San Pietro ed alla Santa Casa di Loreto. Questo il discorso pronunziato dal Santo Padre (una nostra traduzione dallo spagnolo):

È motivo di particolare allegria l’incontro con voi, fratelli e sorelle delle Comunità Neocatecumenali, che siete venuti a confessare la vostra fede cristiana, a proclamare la fede, e che con la vostra visita a Roma fate professione di cattolicità, di universalità davanti al Successore di Pietro in questa tappa importante del vostro Cammino Neocatecumenale: pellegrinaggio al centro della cristianità nel secolo XX; della vostra volontà di unione e fedeltà alla Chiesa di Cristo. Non poteva mancare nel vostro itinerario la visita alla Madre; perciò metterete ai piedi della SS.ma Vergine le vostre attese e i vostri desideri apostolici, affinché per la sua intercessione il Suo Divino Figlio renda veramente feconda la vostra testimonianza di preghiera, di sacrificio, di carità, di servizio ai fratelli. Nel vostro camminare annunciando la Buona Novella del Regno desidero incoraggiarvi perché siate portatori del messaggio della speranza. Vi ripeto l’esortazione di S. Pietro: “Siate sempre pronti a dare ragione della vostra speranza a tutti coloro che ve lo chiedono“. Che questo periodo liturgico che stiamo vivendo sia di grande attesa per la venuta del Redentore, Colui che è il portatore della pace che il mondo non può dare. Nelle mie preghiere vi affido a Maria, modello di speranza, affinché il vostro generoso servizio evangelico, in piena comunione con i Pastori della Chiesa, produca grandi frutti di vita cristiana.

Benedico voi tutti di cuore: nonni e bambini, fratelli e sorelle, voi tutti.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

(*) Cfr. «L’Osservatore Romano», 9-10 dicembre 1986.