
La sofferenza degli innocenti e il messia
L’Orchestra e il Coro Sinfonico del Cammino Neocatecumenale si sono esibiti a Cordova, nella maestosa cornice della Moschea-Cattedrale, una chiesa gremita di fedeli e alla presenza di diversi prelati. Tra questi, il vescovo titolare, monsignor Jesús Fernández, monsignor Demetrio Fernández, vescovo emerito della stessa diocesi, e monsignor José Luis del Palacio, vescovo emerito della Diocesi di Callao (Perù).
Ha interpretato per la prima volta in Spagna, le opere sinfoniche complete di Kiko Arguello: la sinfonia intitolata “La sofferenza degli innocenti” e il poema sinfonico “Il Messia”. Prima di ogni interpretazione, l’autore Kiko Arguello, ha presentato ognuna delle sue opere. Ha rimarcato nel suo intervento che questo concerto era anche un tempo di preghiera per gli innocenti; D. Jesús, il vescovo di Cordova ha realizzato una preghiera prima che la musica iniziasse a suonare.

Questo evento ha avuto luogo in una occasione molto speciale come la commemorazione del 1100 anniversario del martirio di san Pelayo o Pelagio, come è conosciuto a Cordova.
Hanno assistito circa 5000 fratelli del Cammino Neocatecumenale provenienti da tutta Andalusia, circa 2.500 all’interno del tempio e altrettanti che hanno vissuto l’evento attraverso grandi schermi collocati nel Patio de los Naranjos dal Consiglio Cattedralizio; migliaia di altri fratelli lo hanno lo hanno vissuto attraverso la trasmissione sul canale YouTube che la stessa cattedrale ha messo a disposizione.
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L’Orchestra Sinfonica e il Coro del Cammino Neocatecumenale, fondati da Kiko Argüello nel 2010 e composti da oltre 200 musicisti di diverse nazionalità, hanno contato in questa occasione su 160 interpreti tra strumentisti e coristi, e hanno offerto un’esecuzione magistrale e vibrante, in molti momenti davvero emozionante e commovente. È stata diretta con maestria da Tomáš Hanus, uno dei migliori direttori del panorama musicale attuale, che ha diretto l’orchestra nei più prestigiosi teatri del mondo ed è attualmente il principale direttore invitato dell’Orchestra Sinfonica Islandese. Hanus è anche padre di otto figli e fa parte del Cammino Neocatecumenale.
Fin dall’anno 2010, l’orchestra ha attuato in teatri di tutto il mondo. Dopo il suo debutto nella Sala Nervi alla presenza di Papa Benedetto XVI, l’Orchestra e il Coro del Cammino neocatecumenale si è esibita a Gerusalemme, Parigi, Madrid, New York, Boston Cracovia, Tokio, Budapest, Berlino, per citare solo alcuni dei luoghi più importanti. L’interpretazione del 2013 nell’antico campo di concentramento di Auschwitz in memoria delle vittime del nazismo, è stata particolarmente commovente e emotiva. Successivamente si è esibita a Trieste, Roma e Cordova. Prossimamente Oviedo si aggiungerà alla lista delle città che hanno avuto il piacere di ascoltare queste opere sinfoniche composte con lo spirito degli antichi oratori.



In queste opere non si cerca l’emozione estetica in sé o una grandiosità artistica. Il compositore, così come fa con la sua opera pittorica, trasforma la musica in uno strumento di particolare bellezza per avvicinare l’uomo contemporaneo e secolarizzato alla Buona Novella del Vangelo, con un linguaggio comprensibile che, con le note e le parole giuste, emoziona e inebria fin dalla prima battuta.
I musicisti ottengono in modo magistrale che il pubblico partecipi di questa preghiera straziante e intensa che sgorga a ogni nota. E un’orchestra che prega e ci invita a accompagnare Cristo e la sua Benedetta Madre in queste ultime ore di dolore beato e redentore, trascinandoci verso di Lui in un modo bello e misterioso; ci invita a lasciarci lavare e purificare dal suo sacrificio. E quando l’emozione e la tristezza sembrano consumarci, l’ultimo movimento della “sinfonia degli innocenti”, il Resurrexit, trasforma le dolci lacrime in un torrente di vita che unisce il dolore con la gioia della risurrezione che sgorga per sempre dal costato di Cristo. Egli ha vinto la morte; è vivo e risorto per noi.
All’interpretazione della Sinfonia degli innocenti è seguito un secondo pezzo, un poema sinfonico per piano, coro e orchestra, intitolato Il Messia. Questa è la risposta allo scandalo della sofferenza e che Kiko Arguello suo compositore, ha voluto dedicare a tutti i martiri che oggi giorno attualizzano nel mondo l’immagine di Cristo, agnello sgozzato che offre la sua vita per la salvezza del mondo. Lo ottiene mediante tre movimenti: il primo dedicato al sacrificio di Isacco, il secondo ci presenta Cristo nella Via Dolorosa cammino del Calvario e nel terzo si contempla la maestà di Dio che salva offrendo il suo sangue.

Per questo, con motivo del 1100 anniversario giubilare di San Pelagio, e in suo onore e in onore di tanti santi martiri che, potendo scegliere altri mezzi umanamente più seducenti e razionalmente più efficaci, decisero di unirsi al sacrificio redentore di Cristo. Essi ci ricordano che questa è stata la via scelta da Dio per salvare il mondo: che il sangue dei martiri, la loro sofferenza, come tutte le nostre sofferenze unite a quelle di Cristo sono il germe della Vita Eterna che feconda e nobilita ogni generazione, facendo presente la Passione e Resurrezione di Nostro signore Gesù Cristo.
Per tutto ciò, il compositore dell’opera e iniziatore del Cammino neocatecumenale, Kiko Arguello, ha voluto che in questa città di Cordova, la cui Santa Cattedrale è immagine del suo ancestrale splendore, si ascoltassero queste note che non solo evocano la Passione di Cristo, ma anche quella dei suoi innumerevoli martiri sulle sponde del Guadalquivir, un fiume che ha riportato alla sua riva i corpi e ha bevuto il sangue di centinaia di martiri: prima quelli delle persecuzioni di Decio e Diocleziano, dopo degli innumerevoli martiri mozarabi, e in epoca più recente quelli della persecuzione violenta degli anni 1936-1939.
Tutto ciò in suo onore e per maggior Gloria dell’Onnipotente.


