
Questa mattina, 5 giugno 2025, alle ore 11,00 nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto per la prima volta in udienza privata l’Equipe Internazionale del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Padre Mario Pezzi e Maria Ascensión Romero.
Kiko ha salutato il Papa dicendogli di essere molto contento che Dio ci abbia dato un Papa missionario, perché questa è anche la missione del Cammino Neocatecumenale, tanto in Paesi che non conoscono Cristo, come in Paesi che lo hanno abbandonato.
Kiko gli ha regalato una copia dell’icona della Vergine del Cammino, che si trova in una cappella della Cattedrale di Madrid, dove sono scritte le parole che sintetizzano la missione del Cammino: “Bisogna fare comunità come la santa famiglia di Nazaret, che vivano in umiltà, semplicità e lode. L’altro è Cristo”. Ha regalato al Santo Padre anche una copia dell’ultimo libro1 in cui sono raccolte oltre 400 citazioni di Carmen sulla donna, espressione della sua teologia: “Cuore indiviso, missione e verginità”, regalo che il Papa ha gradito.

Kiko ha poi ricordato come sia stato motivo di grande gioia il fatto che la sua elezione sia avvenuta l’8 di maggio, festa della Madonna di Pompei, perché questa ricorrenza, questo giorno ha un significato particolare per il Cammino.
Il Papa si è sorpreso di questa coincidenza e Kiko ha raccontato come nel 1968, appena giunto in Italia con Carmen Hernández, venne portato a Pompei per mettere il Cammino sotto la protezione della Vergine di Pompei. E proprio proprio un 8 di maggio, nel 1974, per la prima volta un Papa, San Paolo VI, ha ricevuto in udienza gli Iniziatori del Cammino e alcuni itineranti – ha raccontato Kiko – dicendoci delle parole molto profetiche che sono state di grande aiuto al Cammino: “Ecco i frutti del Concilio… Voi, essendo quello che siete, fate già apostolato”. “Voi fate quello che la chiesa primitiva faceva prima del battesimo; voi lo fate dopo; Ma il prima o il dopo è secondario, l’importante è che si guardi oi guardate all’autenticità della vita cristiana e questa è una cosa che ci consola enormemente”
Nell’incontro, molto cordiale, l’Equipe ha potuto aggiornare il Papa sulle molte attività che il Cammino sta portando avanti nella Chiesa, mediante un itinerario di iniziazione cristiana offerto alle parrocchie e alle Diocesi, sostenendo le famiglie davanti alla sfida del mondo moderno, vivendo la loro vocazione, aperte alla vita in pienezza, dando la possibilità a tanti giovani di incontrarsi con Gesù Cristo, l’Unico che risponde davvero alle loro inquietudini.

Papa Leone XIV si è anche meravigliato del grande numero di famiglie che, grate al Signore per la nuova vita offerta loro, si sono rese disponibili ad aiutare la missione della Chiesa nelle zone più povere e difficili del mondo. È rimasto anche sorpreso della presenza del Cammino in 138 Nazioni e del numero dei seminari Redemptoris Mater attualmente aperti in oltre cento diocesi dei 5 Continenti e dei molti seminaristi che in essi si stanno preparando a diventare presbiteri diocesani missionari.
L’Equipe internazionale del Cammino ha avuto modo anche di informare il Papa sull’opera di evangelizzazione che tanti itineranti svolgono in molte diocesi, in molti paesi dove ci sono anche le difficoltà che l’opera missionaria sempre porta con sé.
Il Santo Padre li ha incoraggiati a proseguire questo ministero, così prezioso per la vita della Chiesa, e con la sua benedizione ha confermato il Vangelo di Giovanni di oggi (Gv 17,20-26) che parlava dell’amore e dell’unità, la via che porta l’uomo di oggi a incontrarsi con la fede, parola tanto cara al Santo Padre, che l’ha posta come motto nel suo stemma: “In illo Uno, Unum”, ma così presente nell’esperienza di Kiko e costitutiva dell’itinerario del Cammino.
